Nuova Riveduta:

Genesi 50:23

Giuseppe vide i figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia.

C.E.I.:

Genesi 50:23

Così Giuseppe vide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe.

Nuova Diodati:

Genesi 50:23

Giuseppe vide i figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Makir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia.

Riveduta 2020:

Genesi 50:23

Giuseppe vide i figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia.

La Parola è Vita:

Genesi 50:23

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 50:23

Giuseppe vide i figliuoli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figliuoli di Makir, figliuolo di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia.

Ricciotti:

Genesi 50:23

Dopo tutto ciò, disse ai suoi fratelli: «Dopo la mia morte, Iddio vi visiterà, e vi farà migrare da questa terra nella terra che giurò [di dare] ad Abramo, Isacco e Giacobbe».

Tintori:

Genesi 50:23

Finalmente Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Dio vi visiterà dopo la mia morte, e vi farà salire da questa terra a quella promessa con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe».

Martini:

Genesi 50:23

Dopo tutte queste cose disse egli a' suoi fratelli: Dio vi visiterà dopo la mia morte, e faravvi passare da questa terra alla terra promessa con giuramento ad Abramo, ad Isacco, e a Giacobbe.

Diodati:

Genesi 50:23

E vide ad Efraim figliuoli della terza generazione; i figliuoli di Machir, figliuolo di Manasse, nacquero anch'essi, e furono allevati sopra le ginocchia di Giuseppe.

Commentario abbreviato:

Genesi 50:23

22 Versetti 22-26

Avendo rispettato suo padre, i giorni di Giuseppe furono molti sulla terra, quelli che Dio gli volle dare. Quando vide avvicinarsi la morte, egli consolò i suoi fratelli con l'assicurazione che sarebbero ritornati a Canaan a tempo debito. Dobbiamo consolare gli altri con lo stesso conforto con cui siamo consolati da Dio e incoraggiamoli a riposare sulle promesse che sono pure il nostro sostegno. Per testimoniare la sua fede e confermare la loro, egli li incaricò di tenere i suoi resti insepolti fino a quel giorno glorioso, cioè fino a quando essi si sarebbero stabiliti nella terra promessa. Così Giuseppe, per fede alla dottrina della risurrezione e per la promessa di Canaan, diede istruzioni riguardo alle sue spoglie. Questo avrebbe mantenuto continuamente ferma nelle loro menti la voglia di una partenza rapida dall'Egitto e il pensiero a Canaan e avrebbe affratellato anche la discendenza di Giuseppe ai suoi fratelli. La morte, come pure la vita di questo grand'uomo fu veramente eccellente: entrambe ci riempiono di un incoraggiamento forte a perseverare nel servizio di Dio, a partecipare lietamente alla corsa divina, a perseverare e a terminarla con gioia! Questo fece Giuseppe e questo dobbiamo fare anche noi. Anche quando i dolori della morte sono su di noi: se abbiamo avuto fiducia in Lui, da cui dipesero tutti i patriarchi, i profeti e gli apostoli, non avremo bisogno di aver paura di dire "La mia carne e il mio cuore cedono, ma il mio Dio è la forza del mio cuore e la mia parte di eredità per sempre".

Riferimenti incrociati:

Genesi 50:23

Ge 48:19; 49:12; Nu 32:33,39; Gios 17:1; Giob 42:16; Sal 128:6
Ge 30:3

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